Ci facciamo troppo travolgere dalle cose materiali, diamo troppa importanza alle cose superficiali e facciamo troppa fede sulle cose o le persone che sono lì, al nostro fianco.
Diamo per scontato che se ci sono, ci saranno sempre, e poi puf, un attimo dopo, invece non ci sono più.
Ci sono dolori così grandi che si affacciano alla porta della vita delle persone, così grandi che non li si riesce nemmeno ad immaginare.
Guardavo l'album di nozze di una coppia di ragazzi che hanno la mia età... Lei è completamente calva, non ha nemmeno le ciglia.. E' malata, ho pensato..
No.
Ha affrontato un dolore grande, grandissimo, con cui tutti, è vero, prima o poi faremo i conti, ma che, per lei, è stato troppo precoce, troppo improvviso e non le ha lasciato scampo, non le ha lasciato scelta, non le ha dato abbastanza tempo.
Lei ha perso sua mamma.
Lei dal dolore ha perso tutti i capelli, sopracciglia, ciglia.
DA quel momento non le sono più ricresciuti.
Ci sono dolori grandi, troppo, da sopportare.
Si va avanti, dopo.
Si cerca di ricrearsi una normalità, ma quando ti guardi allo specchio, nei tuoi occhi, vedrai sempre quel volto che non è più a tuo fianco. Che non era lì quando Lui ti ha chiesto di sposarlo. Che non era lì quando hai scelto il vestito. Che non era lì quando sei arrivata all'altare. Che non era lì quando hai detto sì. Che non sarà lì quando diventerai madre.
Si può sostituire tutto.
Non si può sostitutire l'amore di una madre.
Sii felice, Giulia.
Lei è con te.
I lettori
Io sono
- Debora
- Artista, fino in fondo al midollo dell'osso.. Sognavo una mansarda a Montmartre, il basco in testa, da vera Bohèmienne.. Una finestra che illuminava la mia tela dove i miei pensieri si posavano in amipie pennellate di colore.. Invece ho il desiderio prorompente di stabilirmi in UK, e chissà, magari un giorno nemmeno troppo lontano diventerò "devota" suddita di Sua Maestà la Regina d'Inghilterra!!
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9 commenti:
c'è da dire che per quanto grande sia sto dolore, il tempo forse lenirà il tutto come un grande dottore... altrimenti non ci sarebbe più capacità per vivere.
Ci son dolori dai quali non ci si rialza davvero... pensa che una delle mie migliori amiche a gennaio ha perso il suo compagno.. dopo dieci anni di vita insieme a soli 35 anni.... erano dieci mesi ieri e ancora lei è a pezzi.. come si fa a superare certi dolori? Boh.. io non lo so , che si gli amici aiutano, la familgia aiuta e bla bla bla... ma alla fine il vuoto che una persona ha lasciato resta . E tu non sarai mai più la persona di prima......
@ nonno enio:
Il tempo passa, rimargina le ferite, ma non le cicatrici. Esse rimangono sempre, ed ogni volta che le vedi, il dolore riaffiora inesorabile..
Io credo che questo, sia un dolore troppo grande, il più grande in assoluto, pari solo a quello della perdita di un figlio..
@ Silvia:
Comprendo.. Non ci si può rialzare facilmente da una batosta del genere.. Io non credo che ce la farei.. E hai detto bene te: il vuoto che una persona ha lasciato resta, e tu non sarai mai più la persona di prima..
Un abbraccio alla tua amica Giulia..so cosa significa, mia madre aveva solo 62 anni, ma ero a Torino lei a Napoli e non riuscii a salutarla da viva..ma è viva sempre!! Un bacio dolce amica dall'animo nobile e sensibile.
Soffro intensamente dei distacchi. I legami, affettivi, sono un campo nel quale dò il peggio di me stesso. Sono fragile e quando si interrompono sono in balia del mare. Ho la fortuna di avere ancora i miei genitori. Non sono ancora abbastanza forte malgrado non sia un ragazzino. La mamma è insosituibile. Il più grande amore che ti possa capitare.
Un caro saluto ed un abbraccio.
:'-/
mi dispiace molto.
io ho perso mio padre troppo presto ed ero praticamente papà-dipendente.
non ho perso i capelli però ma sicuramente so che non si smette mai di soffrire per una perdita .
a una mia conoscente è successo qualcosa del genere quando ha perso il fidanzato storico che l'ha lasciata in malo modo. ho perso i contatti, non so se ha poi risolto quel problema...
brutto avere all'esterno i segni del dolore.
@ riri:
Non credo sia facile riuscire ad andare avanti sapendo di non essere riuscite a darle un ultimo bacio, un ultima carezza.. Ma credo che la splendida donna che sei, sia anche merito della tua mamma, che è sempre al tuo fianco e ti aiuta ad essere ciò che sei.
@ Enzo:
Io credo che non saremo mai forti abbastanza.
Impareremo, dopo che non ci sono più, a fare da soli, ma li invocheremo sempre. Mia nonna, quando l'alzheimer le ha portato via tutto, invocava sempre la sua mamma. Non si è mai troppo grandi, credo che avremo sempre bisogno di loro. sempre.
@ riri:
Un caro saluto ed un forte abbraccio a te!!
@ Adriana:
Già...
@ Pupottina:
Ti credo.
Io e mio papà ci battibecchiamo tutti i giorni, ma non riesco ad immaginare la mia vita senza di lui, né senza quella di mia madre.
Sono dolori incolmabili, e nemmeno il tempo aiuta.
Ognuno di noi reagisce ai dolori in maniera diversa, e molto credo vada in base alla sensibilità d'animo che uno possiede.
NOn è facile interfacciarsi col dolore.
Non siamo pronti.
E' brutto vedere all'esterno i segni del dolore, ma credo che ancora più brutti è sentirsi dilaniati all'interno da esso: fuori ci si può mascherare, dentro no. Ed è per ciò che proviamo dentro, che ci si sciupa anche fuori...
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