Una sera calda d'estate, eravamo tornati da un quarto d'ora circa a casa, eravamo stati a prendere un gelato con amici dall'altra parte della città...
Eravamo seduti sul divano, e guardavamo qualcosa in tv.. Io mi ero appisolata quando un boato e un forte spostamento d'aria spalanca la porta del mio giardino, subito dopo ancora un altro boato e ne seguivano altri come se fossimo entrati in guerra....
Corremmo alla finestra, e il cielo blu luccicante di stelle di qualche minuto prima aveva lasciato il posto al rosso dell'inferno....
Salimmo fino all'ultimo piano della casa, e ci affacciammo al lucernario del sottotetto: era l'apocalisse...
C'erano lingue di fuoco che sembravano uscite dagl'inferi che sovrastavano di molti metri i palazzi più alti, e boati che si susseguivano come se i bombardieri sganciassero mine come pioggia...
Viareggio brucia!
Amici siete a casa? Fratelli siete al sicuro? Genitori tutto bene?
Cosa succede? Sirene squarciano la notte, è un via vai continuo...
Non si capisce inizialmente cosa è successo... Forse è scoppiato il deposito di bombole di gas... No, no, è troppo vasto, sembra più imponente... Allora sono le pompe di benzina al cavalcavia, sarà successo lì...
Le voci si rincorrono e arriva quella più terribile: a 100 metri dalla stazione è deragliato un treno con 14 cisterne contenenti GPL...
Una di queste nel deragliare s'è squarciata e il gas che conteneva s'è sparso ovunque, una scintilla ha fatto esplodere tutto e Viareggio ora brucia...
Un via vai continuo di ambulanze, di sirene, vigili del fuoco, soccorsi, protezione civile, unità di soccorso di Viareggio e non solo è impegnata ad aiutare le persone coinvolte nell'incidente...
Alla fine 32 persone, una dopo l'altra hanno abbandonato la vita, hanno smesso di lottare: tra loro bambini, e giovani di neanche 25 anni.. Uomini, donne, anziani, italiani, extracomunitari... Tutti uguali davanti al fuoco, non c'è distinzione, solo dolore per ciò che era e per ciò che non sarà più...
Ancora nessuna giustizia per loro, nessuna giustizia per le famiglie che non smetteranno mai di portare dentro un dolore dilaniante, nessuna giustizia per una città, per un paese che dovrebbe avere delle risposte, una giustizia da toccare con mano, almeno quella a lenire quelle ferite che, soprattutto i superstiti porteranno indelebilmente sul loro corpo, e ogni giorno ricorderà loro tutto quello che hanno perso, l'amore della loro vita, i figli, i propri cari, le proprie case acquistare con i risparmi di una vita, tutto è morto quel giorno alle 23:48....
È il giorno della memoria, ricordare per non dimenticare....
1 commento:
Ciao Debora, spero che stai bene... Incredibile.... già son passati 5 anni. Il tempo c'investe senza accorgercene. Son contenta di poterti leggere qui, io purtroppo in questo ultimo anno passo da un medico all'altro ed ho dovuto assentarmi... ma quando posso torno perchè non dimentico chi mi è caro/a.
PS: Non ho nulla di "irrimediabile", ma son rogne comunque... te lo dico per non preoccuparti.
Un grande abbraccio piccola Debora e ti auguro il meglio sempre.
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