Ieri a quest'ora circa si sente urlare per strada, ci affacciamo un po' tutti nel quartiere, e gli schiamazzi provenivano dalla gelateria poco di fronte a casa, una signora, seminascosta dal cantiere di fronte casa, inveiva contro il gelataio. A quest'ora la strada è trafficata, c'è chi è uscito da lavorare dai cantieri sulla darsena e torna a casa, i ragazzi escono dal mare, auto e bus passano ininterrottamente che par d'esse sul GRA, e le grida sono confuse, non si capisce molto cosa stia accadendo.
Pochi minuti dopo la signora si allontana, ha in mano una corriolina, di quelle che usano i bambini in spiaggia, ha per mano una bella bimba, sui sei anni, circa, con dei lunghi capelli biondi che finiscono con dei boccoli su quel vestitino bianco e blu, che indossa come un piccolo angelo. E' accompagnata da un'altra donna che spinge un passeggino con sopra altri due bambini più piccoli, passa davanti casa, e piange, piange a dirotto e colloquia con la sua amica in lingua straniera, una lingua dell'est.. Piange e si dispera mentre cammina e abìvanti a lei c'è questo piccolo angelo biondo, uno scricciolo che si tiene la bocchina rossa, mentre cammina in silenzio avanti alla madre piangente e prima dell'amica della donna che continua a spingere il passeggino. Si fermano sotto la tenda dell'alimentari, attraversato l'angolo di casa, e il pianto della donna non accenna a smettere.
Mi dico cosa le avrà mai detto di così sconvolgente, il gelataio, per umiliarla in questa maniera? Perché certe persone, penso, in nome del vil denaro, calpestano l'altrui dignità? Telefona, la signora, e piange.. E' ancora lì ferma, si ripara con la tenda dalla calura estiva, mentre attende che gli occhi le si asciughino da qull'onta subita.
Poco dopo arriva una pattuglia della Polizia, raccoglie la sua testimonianza, ma ancora una volta l'intensità del traffico cela alle nostre orecchie la sua dichiarazione, resa fra un singhiozzo e una lacrima. Gli agenti poco dopo, risalgono sulla volante e se ne vanno.
Tutto sembra finito, ma non le chiacchiere di quartiere. Il negozio di barbieri qua accanto ha seguito tutta la vicenda, ed ecco che elargisce le spiegazioni ai curiosi: "La signora, era entrata in gelateria per acquistare tre gelati per i bimbi, quando fa per pagare, si accorge di non avere il portafoglio con sé, comincia a sbraitare, a gridare, farnetica delle parole nella sua lingua, incomprensibili ai presenti, ciò che è comprensibile, però, sono gli schiaffi, i pugni e le percosse che la donna riversa sulla sua bimba di sei anni, come se stesse litigando con un adulto. Un cliente della gelateria che si trovava all'interno del locale, insieme al gelataio, intervengono in difesa della bambina, e per tutta risposta la madre comincia ad inveire contro entrambi, ne nasce un acceso alterco che sfocia con la chiamata, da parte del gelataio, alla Polizia, la quale arriva con la volante e ascolta la versione dei presenti, raccoglie la denuncia nei confronti della donna da parte del gelataio e del cliente, raggiunge la donna che vista la mal parata si stava defilando, e la scena termina così.
Una piccola creatura, uno scricciolo coi boccoli biondi che già a sei anni deve subire le violenze di una madre che scarica su di lei la sua rabbia, i suoi errori, le sue disattenzioni, e poi cerca di commuovere, piangendo, cercando di spostare la pena e la pietà su sé stessa, come se fosse la vera vittima.
Scene di ordinaria follia, in un paese esso stesso folle, dove la giustizia non esiste, e i deboli pagano sempre, anche a caro prezzo.
I lettori
Io sono
- Debora
- Artista, fino in fondo al midollo dell'osso.. Sognavo una mansarda a Montmartre, il basco in testa, da vera Bohèmienne.. Una finestra che illuminava la mia tela dove i miei pensieri si posavano in amipie pennellate di colore.. Invece ho il desiderio prorompente di stabilirmi in UK, e chissà, magari un giorno nemmeno troppo lontano diventerò "devota" suddita di Sua Maestà la Regina d'Inghilterra!!
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11 commenti:
La vita putroppo a volte è anche questa.
Quella bambina avrà due strade davanti, per lei sarà dura, ma forse un giorno quando avrà una vita sua, si guarderà allo specchio e orgogliosa di quello che è diventata, potrà dire "poteva andare molto peggio".
E magari solo per questo, si sentirà ripagata delle tante ingiustizie subite.
Non si può mai sapere se non ci sei dentro.
Assurdo... :(
Mamma mia ... una follia... ci son rimasta come una cretina mentre leggevo...pensavo che la donna fosse stata trattata a male parole dal gelataio o umiliata come spesso accade a queste donne dell'est...invece guarda te che razza di persona ti sei trovata davanti..
E' proprio vero, l'apparenza inganna...
Ma che sta succedendo in questo mondo????
@ Tracce Indelebili:
Io invece credo che troppo spesso i bambini subiscono le sconfitte degli adulti, e si ritrovino, a pagare i loro fallimenti. Non credo proprio che questa bimba una volta adulta possa pensare che poteva andarle peggio: cosa c'è di peggio che subire una violenza da parte di coloro che dovrebbero impedirla? Queste cose segnano indelebilmente i bambini, che da adulti non saranno migliori dei propri genitori.. Io penso che questa madre violenta, a sua volta da bambina ha subito violenza.
La violenza genera altra violenza, e c'è poco di cui sentirsi ripagati.
Quella è l'età della spensieratezza, dove dovresti alzarti sorridente ed essere abbracciato e coccolato dai tuoi genitori, non essere il capro espiatorio delle loro frustrazioni.
Io posso solo augurare a questo piccolo angelo biondo, di non subire altra violenza, di crescere presto e presto lasciare questo nido che poco la protegge, di trovare un uomo che la ami e la protegga, con il quale costruire una famiglia serena e felice, che compensi ció che fino ad oggi non ha potuto avere.
Tesò lo posso dire che io l'avrei presa a calci nel culo?!
Mamma mia...è così triste vedere che certa gente non ha rispetto dell'infanzia dei proprio figli :(
Davvero senza parole. Ed hai ragione quando commenti che troppo spesso i bambini subiscono le sconfitte e le frustrazioni degli adulti.
@ sognatrice a bordo:
già..
@ Sig.na Silvietta:
Il problema è che è quello che pensavo io all'inizio, ma la verità purtroppo era ben peggiore...
@ Maraptica:
Certo che lo puoi dire, e credo fosse sentimento comune....
@ Eva:
No, non c'è il minimo rispetto... Ma mi meraviglio poco, e non è un buon segno...
@ Daniele Verzetti il Rock Poeta:
Troppo spesso ci si confonde e si rimane abbagliati da pensieri e credenze bigotte, che non fanno altro che alimentare false speranze e convinzioni sciocche.
È ora di aprire gli occhi, e inserire il cervello, pensare con la propria testa ci mette in guardia dall'abbracciare la stupidità e convincersi della bontà di alcune imposizioni...
A buon intenditor poche parole....
perdona la reazione un po forte!!!ma se ci fossi stata io ad assistere ad una scena del genere kissì (forma dialettale pescarese "quella") tornava a casa senza denti !!! sta stronza!!!! la facevo defilare a calci in kulo!!!! Comunque io più passa il tempo e più divento intollerante,vedo rosso,non giustifico più!!!! che nerviiiiii!!! >:/
_marì
Terribile...scaricare le proprie frustazioni sui bambini è la cosa più abbietta che esista!
Scene a cui non si vorrebbe assistere, i bambini così indifesi dalla follia degli adulti...
Un abbraccio cara.
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