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Artista, fino in fondo al midollo dell'osso.. Sognavo una mansarda a Montmartre, il basco in testa, da vera Bohèmienne.. Una finestra che illuminava la mia tela dove i miei pensieri si posavano in amipie pennellate di colore.. Invece ho il desiderio prorompente di stabilirmi in UK, e chissà, magari un giorno nemmeno troppo lontano diventerò "devota" suddita di Sua Maestà la Regina d'Inghilterra!!

mercoledì 8 giugno 2011

CIAO ERNESTO


Ciao Ernesto.
Questa mattina ci hai lasciati, hai spiccato il volo, ti sei unito ai Gabbiani della tua amata Isola d'Elba, e ora sei là, voli con loro libero da tutte le sofferenze che hai dovuto subire in questi ultimi anni, ma soprattutto in questo ultimo periodo.
Ora sei libero, sei felice.
Noi ti guardiamo da quaggiù, un po' increduli ancora frastornati, gli occhi un po' annebbiati dalle lacrime, ma in cuore nostro sappiamo che ora stai bene, e presto le lacrime di dolore lasceranno il posto a quelle di serenità nel saperti libero e sereno accanto alla tua adorata moglie..
Quando saremo all'Elba, Ti ricorderemo sul tuo terrazzo, ricorderemo gli aneddoti che ci raccontavi, Ti ricorderemo felice, perché è così che deve essere.
Oggi, io e Roberto però, ci stringiamo a Marco e Laura, li abbracciamo forte perché hanno bisogno di sentirsi confortati, hanno bisogno di non sentirsi soli, e noi dobbiamo stargli vicini perché, Ernesto, lo sai, per noi sono come fratelli, e hanno bisogno di noi.
Anche per questo so che sei felice, perché sai che il tuo Marchino non è solo, ha l'amore di Laura ma ha anche l'affetto mio e di Roberto.
Ciao Ernesto, vola felice nei cieli Elbani, vola a pelo d'acqua di quel mare favoloso della Spiaggia delle Ghiaie in cui i tuoi occhi si perdevano dal balcone di casa tua..
Un ultimo bacio..

13 commenti:

Il folletto paciugo ha detto...

Quanta tenerezza in questo triste saluti ad un caro amico!
Mi spiace per l'accaduto.

Un abbraccio caloroso Robi

Milo ha detto...

Ciao Debby!

La morte potrebbe essere interpretata come l'ultima fuga.
Fuga da un mondo dove si soffre, da un mondo dove "si muore" (come suggerisce Marguerite Yourcenar: "È la morte la nostra unica porta per uscire da un mondo dove tutto muore")

Ma è anche un mondo dove almeno si è certi ci sia vita, aggiungo amaramente.

Che il tuo amico Ernesto voli libero sul mare e ne assapori il suo profumo salmastro!

Un abbraccio!

Marcus ha detto...

Cara Debby, mi spiace di essermi riaffacciato da te in coincidenza con questa dolorosa circostanza. Ti lascio un abbraccio forte...!
A presto.

chaill ha detto...

Debby,piccola mia, che magone che m'hai fatto venire.

Non ti sortiranno alcun effetto le parole che t'ho a dire, ma credimi le dico perché provate per esperienza: vedi la morte come atto di rinascita.
Chi se ne va, rinasce: resta solo il dolore a chi resta, ma è da superare.

T'abbraccio e con un dito t'asciugo una lacrima.
Ti sono vicina Debby!

Lufantasygioie ha detto...

mi spiace per questa perdita....per il dolore che provoca.Ma tu stessa l'hai detto
"voli con loro libero da tutte le sofferenze che hai dovuto subire in questi ultimi anni, ma soprattutto in questo ultimo periodo."
un abbraccio

Debora ha detto...

@ Il folletto paciugo:
Roby, cara, ciao!!
Ernesto era il papà di un nostro caro amico, un omone consumato da una malattia con cui ho combattuto anche io fino al 2 ottobre, l'Alzheimer che si è portato via prima mia nonna e poi lui..
Era un'omino speciale, saggio e divertente..
Mancherà a suo figlio Marco, a sua nuora Laura, ma mancherà anche a me e Roberto, specie sapendo cosa vuol dire aver avuto a che fare con quella terribile malattia..
Grazie di esserci sempre!!
Ti abbraccio forte forte!!

@ Milo:
Sai, per quanto la morte faccia parte della vita, per quanto ci siano malattie che ti abituano all'idea nel decorso del loro sviluppo e progredire, non ci si abitua mai veramente fino in fondo all'idea che la persona a noi cara oggi c'è e domani non c'è più.
L'Alzheimer si è portato via mia nonna il 2 ottobre, mia nonna per me era una seconda mamma, per me è stato un duro colpo e non mi sono ancora abituata che lei non c'è più, oggi questo tedescaccio s'è portato via pure Ernesto, il papà di un caro amico mio e di mio marito Roberto, lo vogliamo ricordare in piedi sul terrazzo della sua casa all'Elba, con le mani incrociate dietro la schiena mentre guardava i gabbiani volare e respirava l'odore del mare in burrasca..
Sì, amico mio, Ernesto vola libero sul mare e ne assapora il suo profumo salmastro..
Grazie!!

@ Marcus:
Marcus, non ti preoccupare.
Ernesto era il papà di un caro amico mio e di mio marito Roberto.
Ernesto ora finalmente è sereno, finalmente è libero, finalmente è tornato padrone di sé stesso, dei suoi pensieri, dei suoi ricordi.. Ha sconfitto il suo nemico Alzheimer, lo immagino che ha appena battuto un 5 a mia nonna, lei l'ha sconfitto il 2 ottobre..
E' dolorosa la perdita di una persona cara che si conosceva..
Ernesto era un omone, di una tenerezza allucinante, alla fine consumato come una candela da una malattia terribile come l'Alzheimer..
Rimane il dispiacere e il dolore..ma anche la consapevolezza che la sua sofferenza ora è finita, e finalmente è felice e può essere libero come un gabbiano che vola radente sul mare..
Grazie Marcus, a presto!!

Debora ha detto...

@ chaillrun:
Ciao ciccia, mi dispiace averti fatto venire il magone.. Ernesto era il papà di un caro amico mio e di mio marito Roberto, c'eravamo particolarmente legati perché anche lui malato di Alzheimer come mia nonna che è venuta a mancare il 2 ottobre, quindi eravamo perfettamente coscenti di cosa passasse Ernesto, e di cosa passassero Marco e Laura, il figlio e la nuora di Ernesto..
Sai, le parole di vicinanza, invece hanno il loro prezioso valore, specie quelle che sono sentite davvero rincuorano e alleviano il dolore, almeno un po'..
Chi se ne va rinasce: è vero, quando ho visto prima mio nonno, poi mia nonna, ho visto sui loro visi la serenità, la serenità riacquistata dopo sofferenze immani: quando erano in vita i loro occhi imploravano aiuto, imploravano liberazione, quella liberazione che gli è arrivata dopo la morte, e son certa sia stato così anche per il caro Ernesto..
Grazie delle tue parole, ti abbraccio forte forte!!

@ lufantasygioie:
Grazie mia cara e dolce amica Lucia, il dispiacere è tanto, soprattutto perché Ernesto era affetto da Alzheimer come la mia nonna, e solo chi sa cosa vuol dire capisce cosa passa chi ha un malato in casa, e cosa passa il malato stesso..
Sì, io l'ho detto, e lo credo fermamente, ora vola libero, vola libero e sereno senza più le sofferenze che lo hanno attanagliato negli ultimi anni e specialmente negli ultimi periodi..
Grazie delle tue parole e della tua vicinanza!!
Ti abbraccio anche io forte forte!!

chaill ha detto...

ci sono piccola mia: col pensiero sono vicina vicina a te.
non importa la parentela o meno di quando una persona se ne va.
L'amore, l'affetto, l'amicizia o la stima delle persone che se ne sono andate saranno i tesori più preziosi che t'avranno lasciato.

Un abbraccio forte e un bacio in fronte: serena serata :-)

Debora ha detto...

@ chaillrun:
Ti ringrazio mia cara, per la vicinanza..
E' vero, non importa la parentela quando una persona se ne va.. Rimane il caro e bel ricordo che ci fa sorridere con tenerezza al solo pensiero..
Ti abbraccio forte e ti mando un bacio anche io!! A presto!!

bussola ha detto...

incuriosita dal tuo commento.. sono venuta qui... poi dall'ultimo post sono venuta a quest'altro.... ho cercato la matassa di tutto... guidata da un filo logico....

qui mi sono persa tra quei gabbiani
un abbraccio grosso

Debora ha detto...

@ bussola:
Eh sì, questi due post sono legati uno all'altro, da un sottile filo logico e anche doloroso ma in fondo bello..
Ernesto era il papà di Marco, il compagno di Laura.
Ernesto era affetto da Alzheimer, la stessa malattia che si è portata via mia nonna il 2 ottobre.
Marco e Laura per noi sono come fratelli, e io e mio marito Roberto avevamo "adottato" Ernesto, ci eravamo affezionati, e la sua mancanza ci ha lasciati spiaziati, sapevamo che prima o poi sarebbe successo, ma così è stato improvviso, non eravamo "preparati"..
Io so come sta un malato affetto da Alzheimer, e so come stanno i familiari di una malato di Alzheimer..
Ora Ernesto è Libero, ora Ernesto è finalmente sereno, ed è finalmente di nuovo padrone di sé stesso..
Io lo voglio ricordare in piedi, sulla terrazza della sua casa all'Isola d'Elba, con le mani incrociate dietro la schiena che mi parla del suo isolotto, dei gabbiani, del suo mare, e della sua meravigliosa Isola d'Elba..
Grazie di essere passata!
Ti abbraccio!!

bussola ha detto...

quello che hai scritto è bellissimo... sono sicura che le tue parole arriveranno lassù dove volano i gabbiani

Debora ha detto...

@ bussola:
Cara, lo spero davvero vivamente che il mio pensiero, le mie parole il mio affetto arrivino ad Ernesto, e scaldino il cuore e l'anima di Marco e Laura..
Le cose brutte capitano a chi meno lo merita..
Grazie di essere anche tu qua, a salutare Ernesto..so che lo apprezzerà moltissimo!!

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