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Artista, fino in fondo al midollo dell'osso.. Sognavo una mansarda a Montmartre, il basco in testa, da vera Bohèmienne.. Una finestra che illuminava la mia tela dove i miei pensieri si posavano in amipie pennellate di colore.. Invece ho il desiderio prorompente di stabilirmi in UK, e chissà, magari un giorno nemmeno troppo lontano diventerò "devota" suddita di Sua Maestà la Regina d'Inghilterra!!

lunedì 7 marzo 2011

SOGNO DI LIBERTA'

Viareggio, 6 marzo 2011 ore 13:00
Ci vuole pazienza, e commiserazione.
Perché quando si ha a che fare con lobotomizzati, si sa è così. Francesca era stufa, era stufa di alzarsi tutte le mattine, da 3 anni a questa parte, e andare a lavorare in quel posto.
E pensare che aveva iniziato con tanto entusiasmo, le sembrava l'occasione di riscatto, dopo che nel precedente lavoro le avevano tirato dei brutti tiri mancini.. Aveva cercato qualcosa di attinente ai suoi studi, ed ecco un giorno trovare quell'annuncio, cercavano una disegnatrice per uno show room.
Caspita, un'occasione così capita una volta nella vita, si precipitò ad inviare il curriculum, fiduciosa che almeno l'avrebbero valutato.. Che gioia il giorno del colloquio, e quante speranze portava con se, e la soddisfazione ancora più grande fu la conferma del posto.. Un mese di prova, e poi, con grande soddisfazione di tutti, colleghi, capi, familiari, ma quel che più era importante, di lei stessa, ed il posto era suo: avrebbe imparato tutto di quel mestiere, e le promesse c'erano ed erano tante..
Ma le cose belle, si sa, esistono solo nei film.. Dopo solo un anno, qualcosa cambiò, e per Francesca non fu più lo stesso. Non c'era più gioia in quel che faceva, una fredda mattina di gennaio, il suo capo le disse che quel posto, tanto ambito, tanto desiderato, non faceva per lei.. Lei era un peso per l'azienda, non produceva ciò che si aspettavano da lei..
Un contratto di apprendista per 4 anni, 4 anni per imparare un mestiere, che non era quello di disegnatrice come doveva essere, ma di venditrice.
Nessuno si era mai preso la briga di insegnarle cosa doveva fare, e come andava fatto, da sola e con non poche difficoltà, era riuscita ad imparare l'ABC, ma i trucchi, i segreti del mestiere, quelli no, nessuno glieli aveva tramandati.
Pretese, pretese e ancora pretese.. La soluzione, prospettata dal titolare, erano le sue dimissioni: una doccia gelida, e da quel momento l'inferno.
Da quella mattina, ogni occasione fu buona per far guerra a Francesca, che stoicamente, professionalmente, nonostante tutto, perseverava ad andare avanti, cercando di dimostrare a tutti i costi il suo valore.
Ma quando nella testa entra il tarlo che quell'obiettivo va eliminato, nulla si può fare per distogliere tale intento, e a nulla servivano gli impegni e i risultati: a tutti i costi, lei doveva andarsene.
Oggi Francesca è stanca, è stanca di combattere contro i mulini a vento.
Francesca oggi ha messo i remi in barca, e si lascia trasportare dalla corrente.
Francesca cerca di nuovo un posto di lavoro, un posto che le dia la soddisfazione di esprimere la sua tenacia, la sua forza, la sua voglia di lavorare, le sue capacità, la sua creatività, un lavoro che le dia prima di tutto la soddisfazione personale, un lavoro che la faccia alzare grintosa la mattina e vogliosa di contribuire a migliorare qualcosa là fuori..
Ma oggi Francesca non ce la fa. Attende l'ora di tornare a casa, l'unico posto dove ancora si sente viva, in attesa del domani, consapevole che sarà un giorno uguale a tutti quelli passati, senza soddisfazione, ma con una flebile speranza che prima o poi tutto questo possa finire, che l'alba del prossimo giorno sia per lei l'alba di una nuova vita, lontana da un lavoro che la logora e la consuma, ma vicina a quello che la farà volare in alto come le rondini in estate..

4 commenti:

chaill ha detto...

Debby.. spero di non capire il senso del tuo post, ma invece si.
Di a sta Francesca che .. cosa? non so che parole usarti, veramente, risulterebbero banali, so solo che avrei una gran voglia di abbracciarla sta Francesca, ma proprio tanto.
Che ci sia poi una situazione economica e quindi lavorativa non delle più rosee, che possano poco favorire Francesca .. ma si sa che a volte ciò che si programma mai arriva e ciò che mai pensavi ti capita.
Debby ti do un bacio in fronte e passa a Francesca il messaggio che anche se km di distanza, le sono vicina.
ciao amica e un grande abbraccio^^

Il folletto paciugo ha detto...

Debby cara quanta amarezza nel tuo scritto.
purtroppo Francesca può essere una di noi ma almeno a casa ci torna felice...

Un abbraccione tesoro
Robi

DarkLuna ha detto...

Tesoro mio, quanto ti capisco e quanto mi dispiace. Ancora porto i segni di quel lavoro che l'anno scorso, ha trasformato la mia vita in un inferno ed i protagonisti, ancora me li sogno... li mortacci loro e delle loro generazioni a venire!
Che schifo di gente!
Ma come si fa?
Certo... comodo, dopo averti sfruttata per un anno, dirti che la colpa è tua se non produci ciò che si aspettano!
La verità è che il pesce puzza dalla testa e se un azienda o meglio, se una dipendente non frutta e perchè non è messa nelle condizioni di farlo! Le responsabilità sono loro, e non di Francesca!
Sono di fuori! Non si possono sentire certe cose!
Dirti, adesso, di guardare avanti è troppo banale, ma le risorse dentro di te, per osservare oltre l'orizzonte, ci stanno e sono anche tante... E poi... chi lo sà... magari è un bene e se chiudi questa porta, vorrà dire che dovrai presto aprire un portone!
Ti stringo forte e sono sempre con te!
TVB!

Lufantasygioie ha detto...

di Francesca ne ho conosciute tante....
anch'io sono stata,una Francesca,ma questa anche se stanca,anche se era caduta si è sempre rialzata,mai distesa ad aspettare che le passassero sopra!
Ancora oggi,Francesca combatte per avere quello che le spetta,ha fatto tanti passi avanti,prima con le buone e poi con le cattive.
Dì alla tua Francesca che nessuno verrà alla sua porta a darle il lavoro che sogna!
Francesca se lo deve sudare,guadagnare,giorno dopo giorno,sacrifici dopo sacrifici,lottando sempre...
Di ancora a Francesca,che la vita è 1 sola,nessuno ti ridà indietro il tempo perso,ne tantomeno i sogni ...cambia,hai ancora tempo,prima che sia tardi,cambia.
Sarà difficile,sarà un bel punto interrogativo,sarà un incognita...ma io ci proverei...
Ti abbraccio te e Francesca.
Lu

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