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giovedì 19 marzo 2015

CONSERVATORI O PROGRESSISTI?

Qualche settimana fa è venuto a mancare il anziano vicino di casa, era come un nonno, di fatto mi ha visto crescere perché prima di essere il mio vicino di casa, era assieme alla moglie che è venuta a mancare in estate, il vicino di casa dei miei nonni, mi ha vista nascere e crescere, ed infine sposare: conservo con molto affetto il regalo di nozze che lui e la moglie hanno fatto a me e mio marito, un set da 6 di piattini da dessert, bianchi e azzurri, due colori che amo particolarmente e che ricordano il colore del nostro mare di Viareggio...
In brevissimo tempo la figlia ha sgomberato la casa, infatti verrà a starci la nipote, e sono da qualche giorno iniziati i lavori di ristrutturazione della casa...
Via alcune pareti, via i vecchi rivestimenti, a nuovo impianti, bagno e cucina... di ciò che era di quella casa che ho visto molte volte nella mia infanzia rimane poco o nulla, via il vecchio per far spazio al nuovo...
Sono certa che i miei vicini da lassù siano contenti, alla fine la casa acquistata con tanti sacrifici, che ha retto alle due guerre mondiali, continuerà a vivere, ma mi chiedo se non avessero avuto più piacere che alcune cose fossero conservate così come loro avevano scelto che fossero dovute essere...
Mi piace il nuovo, amo l'emozione che si prova a scegliere le cose per la propria casa, la scelta dei materiali, dell'arredo, dei tessuti, degli accessori... Ma dall'altra mi sento conservatrice dei ricordi, penso che lasciare le cose come sono sia come una fotografia, rimane immutata l'essenza, e tutto ciò che è attorno parla delle persone che amiamo e che purtroppo non ci sono più...
Io vivo nella casa dei miei nonni, nell'appartamento che mia nonna ha ricavato dalla sua sartoria, quando mia mamma e mio papà si sono sposati: questa è la casa dove i miei genitori mi hanno portata appena nata uscita dall'ospedale... Che dite, sarò legata a queste mura? Quando mi sono sposata e sono venuta a tare qui, non è stato facile, mia nonno se n'era andato l'anno prima che io mi sposassi, e mia nonna soffriva di alzheimer che giorno dopo giorno le rubava pezzetti della sua memoria e la portava lentamente cia dal nostro affetto.. Non ho potuto fare grandi lavori per la mia casa, per non aggravare troppo la sofferenza di mia nonna... Da quasi 5 anni ha raggiunto nonno, e qualche lavoro per migliorare la casa l'ho fatto, ma non è ancora come dovrebbe essere nei miei progetti: dentro di me c'è una grande lotta, conservo lo stato dei luoghi così come i miei nonni l'hanno studiato e voluto, o rivoluziono tutto come il mio gusto vorrebbe?
Non è mai facile fare una scelta di questo tipo, perché se da una parte il proprio desiderio di realizzazione ci spinge verso il cambiamento, dall'altro il ricordo e l'affetto per ciò che era ci tiene incatenati al passato....
Sarà solo la nostra vita, e le nostre scelte, ma soprattutto la nostra coscienza e il nostro cuore a dirci cosa fare e se si sceglie col cuore, non è mai una scelta sbagliata...

1 commento:

  1. Ciao.
    Penso che in casi come questi, non si tratti tanto d'essere "conservatori o progressisti" quanto di saper custodire i ricordi.
    E le persone che ci hanno reso preziosi quegli anni e quei ricordi.
    Spesso prevale, direi un po' su tutto, la mania del fare di una determinata casa qualcos'altro: a volte, si direbbe, quasi una... base spaziale!
    Si può e si deve cambiare la società, la cultura, l'economia: naturalmente nell'ottica della giustizia e del bene comune.
    Ma stravolgere una casa piena di ricordi mi sembra un'operazione francamente discutibile, piccina ed insomma, brutta.
    Buona giornata
    Riccardo

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