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giovedì 10 maggio 2012

CHA CHA CHA DEI COLTELLACCI

Il telegiornale è un confettino
che ha preso il posto del bicarbonato,
ma invece del benefico ruttino
ti fa venì lo stomaco agitato.
Così la digestione alla TV
è come il dollaro, che va su e giù.(*)

S'aggiusta la poppa
si sfonda la prua
amici spettatori
siam tutti in una bùa
e più s'arabattàmo a risparmià
e più c'è debiti da risanà.

La morale? E' dentro
il ritornello in Fa maggiore.
'Taca banda o maestro direttore.

Siam tutti coltellacci
e ad ogni marettone
ci ritroviamo sempre
in mezzo al lavarone

Ma per fortuna noi del mare di Viareggio
possiamo dì d'avere avuto un bel vantaggio
la nostra libecciata non è solo un vento
ma è una banda che ci stracca a tradimento;
ci dona per un mese l'illusion
che tutto il mondo è fatto di cartone...

Così ogni coltellaccia
finito questo "cha-cha",
con faccia più spurgata e meno brutta
nella solita pastasciutta
finirà.

E' un'avventura il mondo di domani
che non somiglia al nostro Carnevale
sembramo tutti quadri del Viani
che aspettino il giudizio universale.
La pace con le bombe non si fa:
è come il cavolo col baccalà.

S'aggiusta la poppa
si sfonda la prua
amici spettatori
siam tutti in una bùa
e più s'arabattàmo a risparmià
e più c'è debiti da risanà.

- Adriano Barghetti e Stefano Pasquinucci -


 
(*) A buon intenditor poche parole...

5 commenti:

  1. Esatto, Daniele... Come saprai il Carnevale è nato proprio come protesta verso la classe politica, e questa canzone che noi cantiamo a squarcia gola durante i corsi, la dice lunga, e come hai potuto ben notare, è molto attuale e ben si sposa coi tempi che corrono oggi....

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  2. Interessante e vera. Un abbraccio e buona domenica cara fanciulla.

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Stretta è la foglia, larga è la via..Dite la vostra, che io dico la mia!!